Il progetto dell’impianto agrovoltaico denominato “Genazzano” nel comune di Genazzano (RM) ha come obiettivo sia la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, sia la valorizzazione del paesaggio e l’inserimento al meglio del progetto all’interno del contesto paesaggistico in cui si trova. Il generatore fotovoltaico avrà complessivamente una potenza elettrica pari a 28,98 MWp (potenza DC), come somma delle potenze in condizioni standard dei moduli fotovoltaici.
Oltre all’impianto fotovoltaico, la progettazione ha previsto diversi aspetti legati alla valorizzazione del paesaggio che consentono un inserimento del progetto all’interno del paesaggio diminuendone l’impatto ambientale e paesaggistico. Tra gli aspetti considerati:
– Utilizzo contemporaneo del terreno per l’istallazione ed esercizio dell’impianto fotovoltaico e per il pascolo di ovini sia all’interno che all’esterno dell’impianto;
– Mitigazione ambientale con specie vegetali autoctone;
– Mitigazione visiva con siepi perimetrali miste composte da corbezzolo e alloro;
– Piantumazione di strisce di impollinazione;
– Installazione di un ecoparco giochi per bambini e di zone benessere lungo le aree dell’impianto perimetrali dell’impianto fotovoltaico;
– Realizzazione di una nuova pista ciclabile rurale nei pressi delle aree di impianto e collegamento della stessa con la pista ciclabile esistente denominata “Ciclovia dei Pellegrini” che collega Fiuggi con Colleferro, passando per Piglio, Serrone e Paliano.
Il Progetto, nello specifico, è compreso nella tipologia elencata nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 alla lettera 2b: “Impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW” pertanto rientra tra le categorie di opere da sottoporre alla procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale.
Questo tipo di intervento è denominato “AGROVOLTAICO”, ovvero Agricoltura + fotovoltaico. Un’addizione tanto semplice quanto potenzialmente innovativa ed efficiente, che vede l’impianto fotovoltaico diventare un’integrazione del reddito agricolo e che si pone l’obiettivo di combinare la produzione di energia elettrica con l’attività agricola, il tutto sulla stessa superficie.
Al fine di diminuire gli impatti ambientali e paesaggistici dell’impianto fotovoltaico, sono stati dedicati diversi ettari alla mitigazione ambientale. La mitigazione ambientale prevede la piantumazione di specie vegetative nei pressi dell’impianto fotovoltaico. In particolare, sono state selezionate specie autoctone come la violacci agialla, la vinca major, l’assenzio e il bosso che si trovano molto spesso anche lungo cigli stradali o come vegetazione spontanea su terreni incolti e che allo stesso tempo con erbe aromatiche come timo spinoseto, rosmarino e lavanda contribuiscono a migliorare l’impollinazione e a donare cromia al paesaggio e varietà colturale. Inoltre, in alcune zone sono previste alberature a basso fusto che contribuiscono ad assorbire CO2, migliorando oltretutto la qualità dell’aria. Dopo un attento studio del territorio e soprattutto a seguito di sopralluoghi effettuati, come alberature a basso e medio fusto sono stati selezionati: filirea, corbezzolo e orniello. Inoltre, lungo i perimetri dei lotti B e C, si provvedreà alla realizzazione di una ciclovia rurale che collegherà tra di loro alcune postazioni con percorsi vita e aree fitness, integrate con la possibilità di scoprire attraverso pannelli informativi le caratteristiche dell’impianto agrovoltaico e i suoi vantaggi socioeconomici ed ambientali. Infine, una piccola parte dell’area dedicata alle mitigazioni, sarà attrezzata con un eco parco per bambini dotata di giochi costruiti con materiali riciclati e di una colonnina per ricaricare biciclette elettriche e dispositivi mobili a partire dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Il progetto prevede una forte presenza di vegetazione autoctona, in particolare nell’area esterna alla recinzione tra cui una siepe mista perimetrale all’impianto. Inoltre, sono previsti bugs hotels e sassaie per rettili e anfibi per permettere la sopravvivenza e lo sviluppo della biodiversità nell’area di impianto. Una strategia da mettere in atto per attirare gli insetti, consiste nel creare i bug hotels, ovvero habitat per insetti, tra cui api, farfalle e coccinelle. Tutte queste strutture, inoltre, si possono costruire facilmente con uno sforzo limitato, riciclando vecchie scatole di legno o costruendone ex novo con materiale di recupero, come pallet e simili. Si suddivide la scatola in più scomparti, dopodiché si riempie ciascuno di essi con un materiale diverso: pigne, canne di bambù tagliate e forate, corteccia, cocci, pezzi di mattone forato, paglia. Lo scopo è quello di creare una varietà di anfratti e rifugi in cui gli insetti possano trovare riparo e costruire i propri nidi. I materiali devono essere ovviamente grezzi, non verniciati; eventualmente si può dare una mano di impregnante alle pareti e al retro della scatola, per renderla resistente alle intemperie. Tutto il materiale necessario per la costruzione sarà reperibile sul sito dell’impianto fotovoltaico utilizzando i pallet per il trasporto del materiale per la realizzazione dell’impianto, le sterpaglie presenti sul terreno e scarti di legname come rami secchi e paglia. La recinzione prevede inoltre un passaggio a raso per la media e piccola fauna. di impianto oltre ad ospitare i pannelli fotovoltaici, sarà destinata a pascolo. Attualmente l’area di impianto viene già utilizzata dal proprietario per il pascolo delle pecore, pertanto l’utilizzo del terreno per doppio fine, consentirà al proprietario di continuare la sua attività e nel frattempo di utilizzare quel terreno per produrre energia. Questa rappresenta la nuova idea di progetto integrato tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile. In questo modo il progetto di energia rinnovabile potrà migliorare i ricavi dei produttori agricoli rispondendo contemporaneamente a due esigenze e allo stesso tempo si inserirà nel contesto paesaggistico impattando meno sullo stesso.
La valutazione relativa alla produzione di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico è effettuata sulla base dei dati climatici della zona, della configurazione di impianto descritta nella relazione specialistica e delle caratteristiche tecniche dei vari componenti. Nella seguente sono riportati i dati di produzione stimati su base annua dell’impianto “Genazzano” a realizzarsi:
Produzione di 1 kWp= 1363 [kWh/anno]
Totale impianto 28,98 da MWp= 39 509 553 [kWh/anno]
L’installazione dell’impianto fotovoltaico permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica per la produzione di elettricità; considerando un valore caratteristico della produzione termoelettrica italiana (fonte ISPRA) pari a circa 466 grammi di CO2 emessa per ogni kWh prodotto (tecnologia anno 2016), si può stimare il quantitativo di emissioni evitate:
15 408 tonnellate (t)
Progettazione preliminare;
Progettazione definitiva;
Coordinamento iter autorizzativo;